03 settembre 2007
L'utopia lega Venezia al Monte Verità

Un'amicizia culturale darà vita a progetti e iniziative

All'imbarcazione "Utopia" è stata riservata a Venezia un'accoglienza trionfale nell'ambito della tradizione Regata storica. Nel corso di una manifestazione presso lo Spazio Culturale Svizzero è stato siglato, alla presenza di Massimo Cacciari, Antonio Semi e Irene Bignardi un gemellaggio culturale tra la Serenissima e il Monte Verità.

Si è svolta lunedì 3 settembre, presso lo Spazio Culturale Svizzero a Venezia, la manifestazione di gemellaggio culturale tra il Comune di Venezia, l'Ateneo Veneto e il Monte Verità di Ascona.  Un'iniziativa culturale lanciata da Claudio Rossetti, direttore della Fondazione Monte Verità e accolta con simpatia dal sindaco della Serenissima Massimo Cacciari. Per rispettare il motto del progetto "Monte Verità - Venezia: sulla cresta dell'utopia" la città lagunare, utopica per antonomasia, è stata raggiunta sulla via fluviale. Complessivamente sono stati percorsi 640 chilometri lungo il Lago Maggiore, il Ticino e il Po. Le due imbarcazioni "Utopia" e "Medoc II" (obbligata a fermarsi per ragioni tecniche a Pavia, ma che percorrerà il tragitto nelle prossime settimane) hanno incontrato sul percorso mille difficoltà: il basso livello del fiume Ticino ha rallentato la "corsa", una falla ha obbligato ad una sosta forzata e un incidente ha bloccato una delle due imbarcazioni. Tutte le difficoltà non sono però riuscite a fermare l'entusiasmo dei promotori. "A dire il vero" confida Massimo Pedrazzini, membro della MN Utopia "Abbiamo imputato la sfortuna all'acquisto di un coccodrillo di plastica (simbolo di una campagna nell'ambito della Biennale di Venezia)." Dai collegamenti giornalieri su Rete Due ne è nato un tormentone: il pubblico radiofonico era diviso tra coloro che chiedevano che l'alligatore finisse nel Po e quelli che invece lo volevano protetto! Tra gli aspetti particolarmente positivi riscontrati durante la navigazione vi sono: la spettacolarità del percorso, la fauna e flora, le città attraversate e visitate dalla delegazione. Infatti, uno degli obiettivi del raid promosso dal Monte Verità vi era proprio la volontà di incontrare, cammin facendo, le autorità locali preposte alla cultura e al turismo. A Pavia, Cremona e Ferrara Rossetti ha avuto la possibilità di presentare l'iniziativa, entrare in contatto con le realtà culturali delle città e ipotizzare dei futuri progetti di collaborazione. "Siamo stati accolti con grande simpatia" conferma Rossetti "L'idea di creare un legame culturale tre queste icone dell'istruzione, della ricerca e della cultura è piaciuta molto. Ha colpito la nostra semplicità e concretezza". Dopo aver superato l'ultimo tratto di mare, tra Chioggia e Venezia, l'imbarcazione "Utopia" ha fatto la sua entrata  trionfale in Canal Grande. Ad aspettare l'equipaggio la Regata storica! L'acqua è l'elemento che maggiormente caratterizza Venezia e non è certamente un caso che la festa più conosciuta e spettacolare della città si svolga proprio sulle acque del Canal Grande. La Regata storica è ancor oggi uno dei momenti più spettacolari, pittoreschi e coinvolgenti della vita cittadina, in grado nello stesso tempo di incantare i turisti e di eccitare e appassionare i locali. Un corteo storico - una sfilata di imbarcazioni tipiche cinquecentesche, con in testa il caratteristico Bucintoro, la barca di rappresentanza della Serenissima - rievoca l'accoglienza riservata nel 1489 a Caterina Cornaro, sposa del Re di Cipro, che ha rinunciato al trono a favore di Venezia.

Nel corso della cerimonia ufficiale, svoltasi nella serata di lunedì presso lo Spazio Culturale Svizzero a Venezia, una grande emozione era nell'aria. Dopo il saluto del console onorario Riccardo Calimani, hanno preso la parola il sindaco Massimo Cacciari e il Antonio Semi, presidente dell'Ateno Veneto. Il professor Semi, nel suo piccolo trattato ha sottolineato l'importanza dell'utopia nel pensiero. Nella società odierna, ha detto, l'obiettivo è quello di non far pensare e di servire unicamente soluzioni precotte. L'utopia permette invece di non dimenticarsi di pensare e di prendersi quindi la responsabilità sulla propria identità. Ciacciari, nel suo saluto, ha sottolineato il suo legame con la Svizzera Italiana, dove ha lavorato per l'Università della Svizzera Italiana e ha conosciuto Harald Szeemann. "Venezia  è un utopia pesante" ha concluso "Credo però in questo progetto di gemellaggio e collaborazione perché e concreto, innovativo a proposto da persone che credono della cultura e hanno agito nell'ottica dell'utopia". Intervenuta alla manifestazione anche Irene Bignardi, legata al Ticino e al Festival del film di Locarno, autrice di un libro sulle "Piccole utopie" e madrina dell'opera "Arcobaleno di Chiara", simbolo dell'ultimo capitolo di rilancio culturale voluto da Claudio Rossetti al Monte Verità e caratterizzato da un processo di apertura e da tutta una serie di iniziative. Per la Svizzera italiana rappresenta uno strumento importante di promozione del turismo culturale. È per questa ragione che il Cantone Ticino, Ticino Turismo e Lago Maggiore Turismo hanno deciso di aderire e sostenere il progetto.  Il Monte Verità, centro conosciuto da oltre cent'anni a nord delle Alpi,  avrà d'ora in avanti un "accesso" al mare. Questa maggiore visibilità rappresenta un'occasione unica per l'intera regione. Alla cerimonia è seguita la proiezione del film documentario sulla figura di Gusto Gräser "L'eremita del Monte Verità" girato nel 2006 dal regista svizzero Christoph Kühn. Il documentario ripercorre la vita di questo eremita, visionario, pacifista e fondatore della comunità di Monte Verità. Per l'occasione la Televisione Svizzera TSI ha prodotto il doppiaggio in lingua italiana del film che sarà trasmesso sulle sue reti nel corso dell'autunno.

Informazioni
Claudio Rossetti
Fondazione Monte Verità
Mobile +41 (0)79 444 27 55

E-mail claudio.rossetti@monteverita.org