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L'opera di Gusto
Gräser ("Werk")
Poesia di
Gusto Gräser (traduzione)
Nuovo 16.11.2021:
Monte Verità. Back to
nature Museo Novecento, Firenze
19.11.2021 - 10.04.2022
Unviaggio alla ricerca della libertà, in un luogo dove
respirarel’utopia vera e sognare un mondo
diverso. All’alba del Novecento, la colonia di Monte Verità
stanziata fra i boschirigogliosi e le dolci colline affacciate sul
Lago Maggiore ha anticipato in modo profetico temi oggi vitali,
fra ecologiadell’abitare ed ecologia dell’anima. .... Piu >>>
In Vanity Fair Italia, 6.12.2021
Monte Verità: siete pronti a cambiare vita?
La fuga dalle città, la fine del lavoro, un lifestyle biologico
ed ecofriendly, la libera espressione (all’aria aperta) del
corpo e del pensiero. Tendenze accentuate dalla pandemia, che
gli eccentrici del Monte Verità avevano già anticipato un secolo
fa
DI CARLO ANTONELLI
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Gustav
Arthur
Gräser,
poeta
e profeta naturalista, fu un’apparizione del tutto
particolare nella prima metà del Novecento. Eminenti
personalità del suo tempo videro in lui l’incarnazione
dell’uomo nuovo, la realizzazione degli ideali di Nietzsche
e Walt Whitman e pure un nuovo San Francesco. I più non
vollero capire il suo vivere al di fuori delle regole
sociali e per questo lo criticarono e odiarono; altri,
invece, ne fecero un esempio da imitare: poeti della statura
di Hermann Hesse e Gerhard Hauptmann lo elevarono a figura
mitica.
La sua creazione poetica rimase in gran parte inedita mentre
era in vita. In massime e poesie diffuse a mezzo cartoline
postali e fogli volanti, esortò i contemporanei a cambiare
rotta.
Oggi, la sua figura è per lo più messa in relazione con il
Monte Verità di Ascona, da lui fondato, assurto a simbolo di
una controcultura pacifista in sintonia con la natura.
Gräser nacque il 16 febbraio 1879 a Kronstadt (Transilvania)
e morì il 27 ottobre 1958 a Freimann presso Monaco.
Nell’autunno del 1900 diede vita con alcuni amici ad una
colonia di riformatori sulla collina di Ascona. Tramite
“dialoghi pubblici” tenuti in molte città tedesche andò
propagando durante lunghi anni la necessità di una rinascita
culturale. Lasciò un’opera poetica in cui i simboli
ancestrali dell’umanità riacquistano vita nuova. |
Attualità 14.02.2020 -
Ticinonline
Vedere anche: Facebook:
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La casa minacciata dalle
ruspe Foto
lettore
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ASCONA
14.02.2020-17:55 AGGIORNAMENTO
: 19:12
La proprietaria si ammala e il nido di Hermann Hesse
schiva le ruspe
Il
tutore della donna blocca il progetto edilizio quando
gia stava montando la protesta per l'abbattimento di
Casa Graser
di Stefano Pianca
Vice Caporedattore
ASCONA - Sulla casa dove visse Karl
Graser, uno dei fondatori del Monte Verita, incombono le
ruspe. 0
meglio incombevano fino a un minutofa perche,
e notizia fresca, non se ne fara
nulla: «Il progetto immobiliare non si realizzera
piu - spiega a Tio/20Minuti l'architetto Federico
Peter dello Studio di Architettura Edilservice di
Tenero -. L'anziana proprietaria del terreno e malata e il
suo tutore ha bloccato tutto».
Colpo di
scena - Come in un romanzo, forse non di
Hermann Hesse che fu spesso ospite nella casetta, arriva dunque
il coup de theatre dopo che, poche ore fa, un cittadino, Giorgio
Rigas, aveva lanciato l'allarme per il
progetto incombente attraverso la pagina social
"Salviamo Demianhaus Ascona". La sua "battaglia" ha preso avvio ieri,
quando ha scoperto online i progetti che lo studio di
architettura di Tenero aveva allestito per il sedime di
5.119 metri quadrati (valore dieci milioni di
franchi). Le
planimetrie gia mostravano l'ubicazione delle dieci
ville, che
il promotore intendeva vendere ad una cifra compresa tra i
2.3 e i 3.75 milioni di franchi l'una.
Una casetta
piccola cosi - Dai piani non
era per contro prevista la sopravvivenza di "Demianhaus".
Soldi contro cultura, una storia che
sembrava ripetersi con stavolta nella parte del vaso
di coccio la casetta di Graser costruita nel 1904/05.
Secondo Rigas la casa ha «la stessa importanza» del museo
di Casa Anatta, della "casa dei russi" e delle altre
testimonianze storiche di quella straordinaria
esperienza culturale. Di piü, "Demianhaus" ospito diverse
volte anche Hermann Hesse negli anni precedenti la
fine della Prima Guerra mondiale.
«Sogno
un luogo aperto al pubblico» -
La casa fu un punto di contatto tra artisti e oppositori
alla guerra. E proprio in questi luoghi Hesse avrebbe
trovato ispirazione per il suo romanzo "Demian",
scritto nel 1919.
«La mia idea sarebbe di
acquistarla per salvarla dalla demolizione» dice Giorgio
Rigas. A spingerlo «e l'affetto che provo per quei
personaggi di cultura e per cio che
rappresenta quell'edificio. Inoltre stavo giusto
cercando una vecchia casetta...». Di piü: «Non avrei intenzione di tenerla
chiusa, ma di aprirla in qualche modo al pubblico».
Per il
Cantone potevano buttarla giu -
Quanto la demolizione di Casa Graser fosse concreta e lo
stesso architetto Peter a spiegarlo: «Eravamo molto vicini
ad ottenere le licenze. Mancava solo una perizia del
Cantone su questa casa. Ma, verbalmente, ci avevano
gia detto che non e una cosa da proteggere».
https://www.tio.ch/ticino/attualita/1419536/la-proprietaria-si-ammala-e-il-nido-di-hermann-hesse-schiva-le-ruspe
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